I joystick rappresentano il sistema di controllo più utilizzato nella storia dei videogiochi. Una periferica in grado di manovrare un personaggio o un oggetto. Sono due le categorie principali presenti sul mercato: il joystick digitale e quello analogico. Il termine deriva dall’inglese: “joy” significa gioia; “stick” è il bastone, ossia la leva usata per disporre un movimento. Nelle prossime righe proveremo ad analizzare nei dettagli le caratteristiche dei joystick e il loro impiego.
Il gamepad è stato ideato per essere mantenuto in mano. Solitamente si gioca con due mani; il joystick infatti non va appoggiato su alcun ripiano se non dopo la fine di una sessione di gioco. Nel corso degli anni questi game controller hanno presentato diverse forme a seconda naturalmente del design, dei tasti e della loro configurazione. Negli ultimi anni i gamepad sono stati realizzati in modo tale da incorporare un piccolo joystick e presentare una funzione di vibrazione. Un controller emette vibrazioni in seguito ad esempio ad uno scontro o ad una caduta nel videogioco: serve dunque ad attribuire un maggiore realismo alla situazione e a far immedesimare ulteriormente colui che gioca.
Come connettere un joystick ad una console
Come collegare un controller ad una console? E’ il primo passo da fare quando si intende trascorrere una giornata in pieno relax e divertimento. Non vi resta che dedicarvi alla lettura di queste poche righe per comprenderne a meglio il funzionamento. Accendete la console, tenete premuto il pulsante “Guida” sul controller fino all’accensione e premete e rilasciate il pulsante di connessione sulla console. Dopo pochi secondi è il caso di premere e rilasciare il pulsante di connessione sul controller. Una volta che il joystick sarà connesso alla console, allora le spie luminose smetteranno di lampeggiare. Ora potete giocare!
Se il joystick non si accende, è il caso di controllare le batterie. Bisogna inserire, infatti, nuove pile AA quando la periferica non si avvia. Le batterie vanno messe nell’apposito spazio e bisogna avere cura a posizionarle in modo esatto.
Ci sono alcune console a cui puoi connettere fino a quattro joystick. La procedura per il collegamento non cambia. I joystick collegati alla console vengono indicati attraverso una spia luminosa vicino al pulsante di alimentazione della console e al pulsante “Guida” posto molto spesso al centro di tutti i controller.
Se vogliamo disconnettere un controller collegato tramite Wi-fi, allora bisogna tenere premuto il pulsante Guida per qualche secondo e poi spegnere il joystick. Se si spegne, infatti, la console, il joystick resterà comunque connesso alla prossima accensione della console.
Migliori joystick per console
I joystick possono essere collegati ad una console alla volta. Ciò significa che se volete collegare il controller ad un’altra console, la prima connessione verrà naturalmente persa. Chiaro, no?
Prima abbiamo visto come connettere tramite wi-fi un controller. Vediamo invece come collegare un joystick cablato. L’operazione è semplice; un gioco da bambini. Basta collegare il cavo ad una delle porte Usb che solitamente si trovano sulla parte anteriore della console. Tutte le console possiedono due porte Usb. Quando vogliamo scollegare il controller, va tirato il connettore. Non commettete l’errore di tirare il cavo.
Migliori Joystick delle migliori marche di Marzo 2024
Joystick EasySMX
Joystick Sony
joystick THRUSTMASTER
Joystick Maegoo
Joystick PowerLead
Joystick: il collegamento con e senza cavo
Connettere il joystick alla postazione da gioco è una delle prime operazioni da effettuare per chi intende trascorrere qualche ora davanti alla tv o al monitor di un computer. Senza questa semplice operazione non sarebbe possibile giocare. I modelli più tradizionali prevedono che il gamepad venga collegato alla console mediante un cavo. La lunghezza e il diametro del filo cambiano a seconda del modello dell’articolo che abbiamo scelto.
Negli ultimi tempi, complice la tecnologia più moderna, sono tantissimi invece i joystick che possono essere connessi ad una console mediante la linea wireless. Non ci sarà infatti alcun cavo a collegare il controller alla postazione da gioco. Ciò significa sicuramente assicurare una procedura più semplice e soprattutto movimenti maggiori. Non bisogna più fare attenzione al cavo. Un sospiro di sollievo sia per il giocatore che per gli altri abitanti della casa. A quanti di voi è capitato di tirare giù, almeno una volta, la console a causa del filo?
Migliori joystick wireless
Come si usa un joystick?
Non possiamo dire, naturalmente, diversamente: i joystick vengono utilizzati come controller nei videogiochi per arcade, console e computer. Questi apparecchi servono a spostare personaggi, cursori e oggetti. I joystick sono caratterizzati da uno o da più tasti, ognuno dei quali ha una funzione diversa. Il giocatore può anche personalizzare i vari tasti del joystick. Le varie azioni cambiano poi a seconda del gioco: se ad esempio giochiamo a calcio, premendo il tasto A possiamo tirare, premendo il tasto B possiamo passare il pallone; se invece ci stiamo dedicando ad un gioco di azioni, magari con il tasto A diamo pugni e con il tasto B ci sbizzarriamo con i calci.
E’ possibile giocare anche senza joystick nel caso in cui siano previste procedure alternative. C’è chi utilizza la tastiera o il gamepad. In passato, ovviamente, il joystick rappresentava l’unico controller per i giochi e in assenza di mouse era anche un dispositivo di puntamento.
Com’è fatto?
Abbiamo visto come collegare un joystick ad una console e qual è il suo funzionamento, ora ci tocca scoprire quali sono le sue componenti principali. Ogni joystick è caratterizzato da una base, da una leva di comando e da pulsanti. Alcune basi sono anche dotate di ventose in modo tale da poter appoggiare i controller su un tavolino e fissarli affinché non cadano.
Se facciamo i conti con un joystick digitale, allora balzerà ai nostri occhi una leva. Questa può essere indirizzata ovunque e si può inclinare. Alla base ci sono quattro pulsanti che la leva schiaccia nel momento in cui viene inclinata. Sono otto in totale le direzioni possibili in cui può essere spostata la leva. Le direzioni, sia orizzontali che verticali, corrispondono a quattro contatti.
I pulsanti, sia se parliamo della disposizione che del numero, cambiano a seconda del tipo di joystick che abbiamo acquistato. Questi possono essere posizionati sulla base del controller sia sulla leva (in alto o tipo come grilletto). Addirittura ci sono joystick che hanno molti più pulsanti ma tutti svolgono la stessa funzione. Diciamo che il doppione serve al giocatore di scegliere il pulsante più comodo e che più faccia al caso suo. Nei joystick, utilizzati per l’Atari 2600, c’era un unico pulsante e veniva detto “pulsante di fuoco”. Ciò non significa che venisse usato solo per sparare.
Non mancano joystick dotati di altri comandi extra. C’è infatti il pulsante famoso come “autofire” e dunque come “autofuoco” che serve a creare un effetto di veloce successione di azioni tipiche del pulsante di fuoco. Perché? Sicuramente il giocatore tenderà a stancarsi di meno. Ultimamente per i simulatori di volo ci sono, invece, interruttori usati per regolare la potenza, nonché un’altra levetta che ha sempre una funzione direzionale. I joystick moderni vengono connessi tramite rete Wi-fi o mediante le porte Usb. In passato invece c’erano la “game port” che di solito si trovava nelle schede audio.
I joystick digitali
Uno dei joystick digitali più famoso è sicuramente quello Atari. Si chiama in questo modo perché è comparso per la prima volta con la console Atari ma è stato poi utilizzato anche per l’Amiga, il Commodore 64 ed altri home computer. Questi joystick, apparsi intorno agli anni Ottanta e noti come digitali, erano caratterizzati da una scatola in plastica, da un’asta (lo stick appunto) e da un pulsante con cui poter manovrare i movimenti dei personaggi dei videogiochi. La leva è caratterizzata da quattro direzioni (alto, basso, destra e sinistra). Il quinto pulsante viene detto “di fuoco”.
I joystick digitali presentano degli interruttori e sono caratterizzati soltanto da due stati: aperto o chiuso. Il controller ci indicherà ad esempio se lo stick è spostato al centro o a sinistra, ma non quanto è a sinistra. Ciò per alcuni ha rappresentano un vantaggio, per altri uno svantaggio. Diciamo che dipende dal tipo di videogioco che si sta utilizzando in quel momento.
I joystick digitali, noti a tutti gli appassionati come joystick “tipo Atari”, erano standard. Sul mercato esistevano tanti modelli anche se realizzati da produttori differenti. Si trattava di prodotti economici; spesso andavano incontro a problemi o a guasti.
Cosa sono i paddle?
I paddle sono sistemi di controllo che, invece di essere dotati dell’asta, sono caratterizzati da una manopola che consente loro di ruotare. Sia a destra che a sinistra. Diciamo che si tratta dei primi joystick utilizzati negli anni passati quando ci si accingeva a giocare ai videogiochi. I paddle sono caratterizzati da una scatoletta in plastica con manopola e da un pulsante. Potremmo dire che si tratta del primo sistema di controllo che ha usato un tipo di funzionamento analogico.
I joystick analogici
Dai joystick digitali e dai paddle… ai joystick analogici. Questi apparecchi rappresentano un passo in avanti sul fronte tecnologico e vengono usati da computer come Apple e dai personal computer targati Ibm. Sono nati per garantire un controllo maggiore degli spostamenti e delle posizioni mediante un potenziometro: immaginate i giochi come i simulatori di volo.
Oggi il joystick analogico più diffuso è quello dotato di uno stick analogico con due bottoni. Questi ultimi sono interruttori solitamente aperti a differenza dei potenziometri che variano a seconda del modello. La resistenza cambia, infatti, a seconda del tipo di periferica; inoltre ci sono potenziometri caratterizzati da un movimento lineare ed altri di tipo rotativo.
Attenzione alla scelta del joystick. In commercio non è difficile trovare potenziometri scadenti e dunque caratterizzati da una scarsa precisione. Talvolta si arriva, addirittura, ad un peggioramento tale da perdere il controllo all’interno del videogioco e da rendere non utilizzabile il joystick. I controller più costosi e tecnologici sono dotati invece di rilevatori ottici al posto dei potenziometri. Questi rilevatori di movimento riescono ad imitare e simulare perfettamente gli spostamenti dei potenziometri.
I bottoni di un joystick: che funzione hanno?
I bottoni presenti sul joystick sono fondamentali soprattutto per chi si interfaccia con i videogiochi di lotta o anche per chi si scatena nel giocare una partita di calcio. Vengono definiti come input digitali e dotati di una sola dimensione. E’ certo che se ci sono i D-Pad, i quattro bottoni possono anche non essere usati, ma c’è da dire che la combinazione di bottoni consente di poter effettuare maggiori azioni e soprattutto presentano una risposta molto più veloce.
Alcuni joystick sono dotati pure di bottoni analogici. Sono definiti come input analogici e sono caratterizzati da una sola dimensione. Sono noti ai più come bottoni dorsali.
Può capitare che i tasti di un gamepad non funzionino bene. Cosa fare? Evitiamo il panico e passiamo ai fatti. Bisogna accedere subito alla sezione “Impostazioni di sistema” presente nella maggior parte dei casi nel menu Home poi bisogna selezionare la voce “Controller e sensori” e subito dopo la voce “Prova dispositivi di input ⇒ Test dei pulsanti del controller”. Solo facendo questa prova potrai verificare che i pulsanti funzionino correttamente. In caso contrario bisogna ricorrere ad un tecnico competente o anche al centro di assistenza.
Il thumbstick è un tipo di joystick più moderno e tecnologico. Tra le varie versioni presentate sul mercato negli ultimi anni c’è anche il Circle pad. Non differisce molto dal primo in quanto presentano le stesse caratteristiche. Ciò che non bisogna mai dimenticare è che un joystick, se paragonato ad un mouse, una volta lasciato, torna al valore zero. Ecco perché si parla di input assoluti.
Joystick: per console o per pc?
Il joystick, noto anche con il nome di gamepad, può essere utilizzato allo stesso modo con diversi dispositivi. Questi controller possono essere, infatti, collegati a console e a personal computer. Una delle caratteristiche principali di un joystick è proprio quella della sua compatibilità. Chi è appassionato di videogiochi potrà avere pure varie postazioni da gaming ed utilizzare lo stesso gamepad senza alcun tipo di problema. Come fare?
In alcuni casi basta semplicemente collegare il proprio joystick alla postazione che abbiamo scelto; in altri, invece, è il caso di seguire le dovute istruzioni in quanto sarà necessario prima installare dei programmi sul proprio computer prima di procedere al collegamento del joystick. Ci sono, infatti, alcuni gamepad prodotti solo per console. E’ chiaro che un joystick, che può essere utilizzato per più piattaforme da gioco (console e personal computer), è sicuramente più utile e funzionale.
Esempi di joystick per pc
Come si carica?
I joystick, che funzionano tramite wireless, sono caratterizzati da un’alimentazione a batterie. Ci sono alcuni gamepad con batterie al litio che sono anche ricaricabili; questi apparecchi sono dotati di un cavo in modo da ricaricare e collegare il joystick alla console quando la batteria non è carica.
In vendita ci sono poi anche i controller che fanno uso di batterie usa e getta. In questi casi, ovviamente, non sono presenti i cavi. La scelta del tipo di alimentazione del joystick spetta naturalmente al giocatore: è chiaro che chi utilizza batterie ricaricabili avrà un risparmio economico che non è affatto di poco conto.
Attenzione, è bene sapere che la durata di una batteria tende a diminuire ad ogni ricarica e tale procedimento avviene in modo progressivo. Il nostro consiglio è quello di caricare i prodotti che presentano batterie integrate con una cadenza che sia almeno di una volta ogni sei mesi. Cosa fare se, invece, per un lungo periodo di tempo non utilizziamo le batterie? Bisogna caricarle per evitare che poi tale operazione, trascorso tanto tempo, diventi quasi impossibile.
Il raggio d’azione
Conoscere il raggio di azione di un joystick è sicuramente fondamentale per chi ne fa uso. Rientra tra le caratteristiche della connettività di un gamepad. Se un controller è connesso ad una console tramite un cavo , allora il raggio d’azione, ovvero il funzionamento del joystick, è di circa a 2-3 metri di distanza dalla console. Tutto un altro discorso per i joystick connessi alla postazione da gioco tramite wireless. In questo caso, infatti, il raggio d’azione arriva fino a 10 metri.
Si tratta di un aspetto da non trascurare soprattutto se si gioca con più persone e se lo schermo della televisione è molto grande e dunque è necessario doversi spostare per avere un quadro perfetto del display. Se la tv è grande, maggiore deve essere la distanza dal giocatore.
Vibrazione
E’ una delle caratteristiche dei nuovi controller. Il sistema di vibrazione integrato è una peculiarità degli ultimi joystick; in passato, infatti, tale possibilità non esisteva. Si tratta di una funzione in grado di far immedesimare ancor di più l’utente nel videogioco. Per molti il sistema di vibrazione rappresenta ormai un dato importante a cui non si può affatto rinunciare.
Ma come si attiva la vibrazione all’interno di un controller? Esistono dei piccoli motori che vengono montati all’interno dell’apparecchio e che permettono tale funzione. Il “cervello” di tale sistema di vibrazione può cambiare a seconda dei modelli. I joystick più costosi presentano un motore più sofisticato e danno una maggiore sensazione di immedesimazione nel gioco.
Migliori Joystick con vibrazione
Joystick con cuffie e microfono
Negli anni Ottanta non era nemmeno pensabile un joystick con l’ingresso audio per collegare le cuffie e il microfono. Oggi questi controller esistono e risultano un valore aggiunto soprattutto quando si gioca in squadra. Attraverso le cuffie e il microfono si può, infatti, comunicare molto più rapidamente. Inoltre è anche possibile registrare alcuni audio o comunque chiacchierare serenamente con i propri compagni di squadra. Molti gamepad presentano un microfono incorporato: si tratta di modelli più avanzati sul piano tecnologico e dunque più costosi. Si tratta di caratteristiche sempre più nuove e in grado di attribuire maggiore realismo al gioco.
Peso, design e impugnatura
La scelta del joystick non è semplice. Bisogna tener conto di una serie di importanti caratteristiche e chi è un giocatore sa bene di cosa stiamo parlando. Il gamepad va scelto in base al peso, al materiale usato, al design e anche alla comodità. Naturalmente la “selezione” è soggettiva e cambia a seconda dei gusti dell’utente ma ci sono alcuni aspetti che a nostro parere non vanno affatto presi sotto gamba. Proviamo insieme a scoprire le caratteristiche di un joystick ideale.
- Il peso: è uno degli aspetti da prendere in considerazione quando andiamo a comprare un joystick. La sua leggerezza o robustezza influenzano fortemente la nostra scelta. Ma quanto costa un simile dispositivo? Il peso di un controller si aggira intorno ai 200-400 grammi. Naturalmente la consistenza di un gamepad dipende dalle sue componenti. Se un joystick è caratterizzato da un motore per il sistema di vibrazione integrato, è naturale che sia più pesante di un gamepad tradizionale e che non emetta vibrazioni. Il peso perfetto di un joystick è di circa 300 grammi: questo dispositivo dovrà essere dotato anche di vibrazione e sarà connesso alla nostra postazione di gioco tramite un cavo.
- Il design: un’altra caratteristica da valutare al momento dell’acquisto di un gamepad è quello del design in quanto serve a perfezionare la sua ergonomia. Un joystick di qualità deve avere i tasti zigrinati per consentire a tutti di poterlo maneggiare bene. Suggeriti dagli esperti pure i tasti completamente lisci: questo servirà a passare da un pulsante all’altro con maggiore facilità. Le leve di un joystick analogico sono talvolta rivestite da una capsula in modo da attribuire alla presa più confortevolezza. Le leve rappresentano pure l’elemento più soggetto ad usura. Bisogna averne cura.
- La responsività: per responsività di un joystick si intende la risposta data dai comandi di un gamepad. Senza questa fondamentale caratteristica, naturalmente il controller non sarebbe indicato. Fondamentale anche la pressione che va immessa sui comandi affinché un joystick funzioni. C’è chi preferisce che i tasti siano più resistenti al tocco e chi invece meno. In questo caso la scelta è determinata dalla volontà del giocatore e soprattutto dal suo modo di giocare.
- I materiali: sono importanti nel momento della scelta di un joystick. Un materiale resistente e di qualità dura sicuramente di più. Questo vale per la scelta di un gamepad ma anche di altri oggetti. La maggior parte dei game controller viene comunque realizzata con gli stessi materiali. La superficie esterne è in plastica dura e in silicone, i pulsanti sono ricoperti da guaina e sono fatti in plastica morbida. All’interno del dispositivo ci sono le parti elettroniche. Si tratta di aree più delicate, cui fare molta attenzione. Il prezzo dei joystick cambia a seconda della leggerezza e della resistenza. Ci sono alcuni game controller più sofisticati che hanno sicuramente un prezzo più alto.
- Impugnatura: per affrontare lunghe e piacevoli sessioni di gioco in tutta comodità è necessario che impugnare bene un joystick. I migliori presentano infatti una sagomatura in gomma e curve morbide che lo rendono più maneggevole.
Migliori joystick di design
C’è da dire che ogni giocatore utilizza comunque il proprio game controller secondo determinate regole e preferenze. Per assicurarci se stiamo impugnando bene un gamepad possiamo fare comunque una prova. Molto spesso nel menu Home c’è la possibilità di cambiare l’impugnatura del joystick che può variare a seconda del tipo di gioco. Possiamo anche aggiungere queste opzioni, seguendo per bene le istruzioni che ci vengono fornite dalla console.
croce direzionale noto agli esperti come “d-pad”. Ci sono quattro pulsanti che formano una croce e che consentono di muovere e spostare un personaggio in due dimensioni. Oltre ad un personaggio, naturalmente, è possibile spostare un cursore. La croce direzionale ha avuto una diffusione mondiale grazie al Nintendo Entertainment System.
Il joystick prevede anche la presenza di tasti, collocati nella parte posteriore del dispositivo, ed una serie di accessori e funzioni extra. Stiamo parlando di sensori force feed-back o anche giroscopici. Un bel passo in avanti rispetto ai joystick del Master System che presentavano una forma a mattoncino. Inoltre il d-pad non era a forma di croce ma era quadrato. Non c’erano pulsanti aggiuntivi presenti ad esempio nei gamepad della Nintendo e i tasti di azioni erano contrassegnati dal numero “1” e “2”. Il numero 1 aveva anche la funzione di “Start”. Con i videogiochi del Master System era possibile fermare il gioco mettendo pausa sulla console: c’era un pulsante specifico. Oggi invece si può mettere pausa direttamente con il gamepad, premendo il pulsante “Start”.
C’è da dire che i primi modelli di joystick presentavano anche un foro al centro nel D-pad dove si poteva inserire un comando a forma di asticella per fare in modo che la croce direzionale avesse poi la funzione di un joystick. Con il passare degli anni e l’avanzare della tecnologia si è passati direttamente ad joystick da collegare alla console. I gamepad del Master System facevano uso di un solo connettore in modo da poter utilizzare per quella console anche altri tipi di game controller. Inoltre oggi il gamepad viene utilizzato comunemente anche per i computer mentre negli anni Ottanta era un dispositivo indicato soltanto per le console.
A differenziarsi dalla maggior parte dei joystick è sicuramente il controller della Wii U che, a differenza del resto dei gamepad, presenta un display Lcd touch screen che serve come dispositivo di input mediante uno stilo. Attraverso questo schermo il giocatore può effettuare azioni più difficili. Inoltre il display viene usato da tanti come lo schermo principale quando ad esempio il televisore, connesso alla console, è spento o guasto. Questo gamepad differisce dagli altri tipi di joystick pure per la presenza di tanti comandi. E’ caratterizzato, infatti, da grilletti frontali, comando direzionale, pulsante con funzione di “start” e “select”, il pulsante per accendere la console e per accedere al menu principale. Presenta inoltre pure un microfono e una fotocamera frontale. Tra gli accessori extra ci sono anche i sensori di movimento.
Videogiochi e altri sistemi di controllo
Il tempo passa e la tecnologia va avanti. Nel corso degli ultimi tempi ad avere la meglio sono soprattutto i videogiochi per personal computer ed è questo il motivo per il quale molti brand hanno deciso di commercializzare nuovi sistemi di controllo. Ne esistono di vario tipo e di diversi prezzi. Di seguito proveremo a fornirvi una panoramica di ogni controller.
- Joypad: si tratta di un’apparecchiatura utilizzata in particolare per i giochi tipo arcade. I joypad vengono tenuti in mano ed hanno avuto un forte boom soprattutto con le console. Ci si siede in poltrona e ci si proietta completamente nel videogioco. I joypad sono simili ad un joystick di tipo digitale ma naturalmente qualche differenza c’è. Diciamo che presentano una rotella – talvolta anche una croce – al posto dell’asta che si può manovrare con il pollice. Questa rotella viene premuta in modo da scegliere la direzione voluta. Negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato pure i joypad che sono dotati di una modalità di funzionamento analogica.
- Volanti: questi controller vengono usati per videogiochi che prevedano soprattutto le corse di auto. Molto spesso sono accompagnati da una pedaliera composta da acceleratore e freno. Insomma vi sembrerà di partecipare in prima persona ad una vera e propria gara automobilistica.
Migliori volanti da gioco
- Simulatori di volo: questi controlli sono sicuramente più sofisticati e tecnologici e sovente risultano accompagnati da pedali e cruscotto che simulano a tutti gli effetti una postazione aerea. Siete pronti a spiccare il volo?
- Controller con force-feedback: i veri appassionati sanno di cosa stiamo parlando. I controlli dotati di force-feedback sono joystick tradizionali o anche joypad ma con un motore elettrico manovrato dal personal computer. Il comando può emettere vibrazioni o addirittura ridurre la sua potenza in base a quanto si sta verificando nel gioco. Si tratta di controlli utili per aumentare il senso di realismo: ci si immedesima veramente. Anche i più scettici saranno convinti da questi game controller, ve lo assicuriamo. Non manca però qualche punto debole. I modelli sono infatti molto costosi ed è per questo che tali tipi di controlli con force-feedback non sono ancora riusciti ad avere un forte riscontro sul fronte delle vendite. Non tutti possono permetterselo.
Quelli che abbiamo appena elencato sono i controller che hanno e che hanno avuto maggiore successo nel corso degli ultimi trent’anni tra i giocatori incalliti di videogiochi. Esistono, però, altri tipi di “joystick” che hanno avuto vita breve e poco successo. Perché? Alcuni tipi di apparecchiature erano molto costose, altre invece non erano facilmente supportati dalle console e dunque poco utilizzabili ai fini del gioco. Altri controller erano così particolari da non interessare a chi è appassionato di videogiochi tradizionali.
I joystick rappresentano il sistema di controllo più utilizzato nella storia dei videogiochi. Una periferica in grado di manovrare un personaggio o un oggetto. Sono due le categorie principali presenti sul mercato: il joystick digitale e quello analogico. Il termine deriva dall’inglese: “joy” significa gioia; “stick” è il bastone, ossia la leva usata per disporre un movimento. Nelle prossime righe proveremo ad analizzare nei dettagli le caratteristiche dei joystick e il loro impiego.
Il gamepad è stato ideato per essere mantenuto in mano. Solitamente si gioca con due mani; il joystick infatti non va appoggiato su alcun ripiano se non dopo la fine di una sessione di gioco. Nel corso degli anni questi game controller hanno presentato diverse forme a seconda naturalmente del design, dei tasti e della loro configurazione. Negli ultimi anni i gamepad sono stati realizzati in modo tale da incorporare un piccolo joystick e presentare una funzione di vibrazione. Un controller emette vibrazioni in seguito ad esempio ad uno scontro o ad una caduta nel videogioco: serve dunque ad attribuire un maggiore realismo alla situazione e a far immedesimare ulteriormente colui che gioca.
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