Spesso nelle descrizioni degli articoli informatici si legge la sigla OEM senza conoscerne bene il significato. In questa guida spiegheremo che cosa significano OEM, ODM e altre definizioni, per capire meglio le specifiche dei prodotti in vendita e i controlli sulla legalità dei software.
Che significa OEM?
La parola OEM, che tanto spesso si legge nelle specifiche dei prodotti, è l’acronimo di Original Equipment Manufacturer che tradotto letteralmente vuol dire produttore di apparecchiature originali. L’abbreviazione identifica un’azienda che produce parte di un articolo che verrà poi installato nell’oggetto e messo in vendita con il marchio del costruttore finale.
I fornitori che collaborano con la casa madre che poi venderà il prodotto con il proprio logo, spesso sono tanti ed ognuno viene elencato nelle specifiche con la dicitura OEM. Quasi sempre nei computer è già installato il sistema operativo per l’appunto di tipo OEM, ovvero costruito da un’azienda diversa da quella che vende il PC (Microsoft Windows).
Le apparecchiature complesse come computer, automobili, aerei e tante altre sono assemblate con componenti fabbricati da ditte diverse, però quando vengono venduti hanno solamente il marchio finale.
Può trattarsi di un computer HP con sistema operativo Windows OEM, piuttosto che un’auto Fiat con centralina elettrica Magneti Marelli OEM. Tutti i componenti vengono consegnati finiti all’azienda che li assemblea e vi apporrà il proprio marchio senza però dimenticare quelli di tutte le altre ditte che hanno costruito i vari componenti, citandole con la dicitura OEM.
Bisogna farlo per questioni di copyright perché le aziende che detengono il progetto ne rimangano proprietarie. In realtà la questione è un po’ più complessa, ma in questa sede non serve addentrarsi nei meandri delle leggi commerciali.
La licenza OEM
È bene sapere che a volte il termine OEM può dare adito ad equivoci soprattutto nell’ambito dell’informatica. Quando ad esempio vi è scritto che un software o un sistema operativo è con licenza OEM, l’accordo tra Microsoft piuttosto che Adobe con l’azienda che vende il personal computer consente l’uso del sistema operativo o di Photoshop solamente con quella macchina.
La licenza è limitata ad un solo uso esclusivo ed ovviamente i programmi non si possono installare su altre macchine.
Infatti bisogna quasi sempre digitare il numero di serie che per l’appunto è univoco e, qualora fosse usato anche con un altro computer, non sbloccherebbe la versione trial oppure la procedura di installazione si interromperebbe con il messaggio numero di serie errato. Per bene che vada alla prima connessione su Internet i controlli sui server bloccherebbero il software.
È molto frequente che i computer vengano venduti con programmi essenziali già installati oltre al sistema operativo (Office), in modo che l’utente possa iniziare subito a usare il PC. Il sistema operativo è quasi sempre OEM ad uso illimitato e a volte i programmi hanno una versione di prova di alcuni giorni e poi si devono pagare, sono cioè trial.
L’accordo tra le parti prevede che i diritti di licenza software non possano essere trasferiti e vi sono anche altre limitazioni per poterli installare solamente su determinate macchine e non su altre. Una cosa simile capita con le stampanti, che sono vendute quasi sempre insieme ad un ricambio di cartucce OEM di un’altra azienda.
Altre sigle strane
Adesso che il concetto di OEM è un po’ più chiaro, vediamo quali altre sigle strane si possono trovare nelle descrizioni degli articoli informatici. ODM è l’acronimo di Original Design Manufacturer, che vuol dire produttore di design originale. In questo caso l’azienda si occupa di realizzare anche il progetto dell’articolo e lo vende ad un’altra ditta, che a sua volta lo distribuisce al consumatore finale con il suo marchio.
La differenza con OEM è che in questo caso le aziende si occupano solamente della produzione dell’articolo, mentre le altre lo progettano, lo costruiscono e lo vendono alla ditta più grande che lo rivende col proprio nome.
Retail è un’altra sigla che si legge spesso in riferimento alle licenze degli applicativi.
La licenza OEM è legata ad un solo computer ed è dotata di un numero di serie univoco, perciò non sarà più valida qualora si cambiasse un componente importante del PC come la scheda madre. Questa continuerà ad essere valida cambiando o aggiungendo una memoria oppure un hard disk più capiente. La licenza Retail, che tradotto significa al dettaglio, permette di installare sistema operativo o programmi su qualsiasi computer. Il numero di serie è sempre valido per un solo software, ma è possibile spostarlo su un altro computer senza problemi.
OEM, OSD, MSDN, Retail, Trial
OEM, OSD, Retail… ma non basta, c’è anche ESD, acronimo di Electronic Software Distribution, che tradotto vuol dire distribuzione elettronica di software. Questa sigla è più recente delle altre perché identifica software con licenza digitale. Tipicamente capita con i programmi trial che si possono sbloccare dopo il periodo di prova acquistando su Internet un numero di licenza.
Un software comprato con licenza digitale costa molto meno rispetto ad un altro con il DVD, la scatola e il manuale. I costi dovuti all’imballaggio e all’eventuale spedizione sono abbattuti, perciò la licenza ESD ha un prezzo medio da 5 a 30 euro. Purtroppo queste licenze sono anche quelli più soggette a contraffazione, infatti non è difficile vendere lo stesso numero di serie a più utenti.
Siccome questi acquisti si fanno sempre su Internet, il modo migliore per tutelarsi è pagare tramite PayPal e annullare il pagamento qualora il product key risultasse non valido.
Accorgersene è molto semplice, perché al primo collegamento online il programma di controllo bloccherà il numero di serie scaduto o già usato. MSDN ovvero Microsoft Developer Network, è il reparto software che coordina gli amministratori di sistema e gli sviluppatori. In questo caso si può fare una sorta di abbonamento alle aziende che possono usare qualsiasi software firmato Microsoft per un anno.
I costi sono molto elevati e solamente i commercianti lo fanno: ne hanno convenienza perché rivendono una grande quantità di articoli a prezzi maggiorati. La limitazione legale regolamenta i termini di utilizzo in ambito commerciale e l’abuso è sanzionato.
Cosa è meglio fare?
A questo punto è lecito domandarsi quale sia il tipo di licenza migliore da comprare. Se si usa sempre lo stesso computer la più economica e conveniente è OEM. Si pagherà qualcosa in più acquistando la macchina in bundle con il sistema operativo e i programmi già installati. Bisogna sottolineare che il supporto e l’assistenza in questo caso non sono possibili. Il programma è venduto marchiato da un’altra azienda, perciò ci si potrà rivolgere solamente a quest’ultima in caso di problemi.
Chi cambia spesso il computer o ha in mente di installare una nuova scheda madre, deve comprare un sistema operativo o programmi Retail. Costano di più ma si possono installare più volte su macchine diverse (sempre una copia alla volta). Ai rivenditori conviene fare un abbonamento MSDN.
Abbiamo accennato nei paragrafi precedenti che le aziende giustamente fanno un controllo per verificare che le versioni dei programmi siano in regola con la licenza.
Questo controllo è fatto con sistemi molto sofisticati tra i quali Internet. Senza entrare ulteriormente nello specifico, basti sapere che è molto difficile farla franca usando software contraffatto. Ogni programma ha un numero di serie univoco e i server dell’azienda si accorgeranno subito che è riciclato.
I numeri di serie hanno anche una scadenza e sono tutti contenuti in un grande database che controlla costantemente che nessun altro programma sia stato installato con lo stesso numero non più valido.





