C’è una cospicua fetta di giocatori appassionati di titoli vintage. Sono costantemente alla ricerca dei migliori joystick retro USB, originali dell’epoca oppure in stile. Qualcuno se li costruisce persino da solo e i pezzi originali degli anni ’70 hanno un valore inestimabile.
Retro gaming
Facciamo un breve excursus nel cosiddetto retro gaming, una parola formata da due termini stranieri ma di uso comune. Retro, o meglio rétro, con l’accento, è l’abbreviazione della parola francese rétrospectif che significa retrospettiva. Tutti hanno sentito parlare dello stile retrò, una moda che impazza in tutti gli ambiti e fa riferimento agli oggetti di una volta.
Si va indietro di almeno 30 o 40 anni e gli appassionati di arredamento, abbigliamento, oggettistica, dischi e ogni genere di cose di epoche passate originali e in buono stato sono tantissimi. Naturalmente non mancano nel settore del gaming, termine inglese che deriva da game, gioco.
Unendo le due parole si capisce facilmente che il retro gaming è la passione per console e giochi di una volta.
Per entrare a far parte della nicchia di mercato del collezionismo una periferica deve essere almeno degli anni ’80, il periodo d’oro dei videogames. La comunità di videogiocatori che al realismo preferisce provare o riprovare il brivido delle sale giochi di quell’epoca è vastissima.
Chi non ha la fortuna o i mezzi economici per ricreare l’ambiente perfetto dei grandi cabinati, deve accontentarsi degli emulatori e di altre tecnologie per giocare a Super Mario Bros o Pac Man. Le prime console storiche ancora funzionanti sono merce assai preziosa e chi ce l’ha, magari perché gliel’hanno regalate da bambino, se le tiene ben strette.
Joystick retro ed emulatori
Con piattaforme e joystick retro si intendono tutti quegli apparecchi che riproducono quelli di una volta, ma non sono originali. Ne esistono tantissimi, perché la passione ha contagiato anche le nuove generazioni. Chi ha più di 40 anni ricorderà sicuramente il mitico gioco Pong e proverà un brivido a giocarci alla televisione con un joystick retro, magari collegato ad una piattaforma moderna.
Tenere in mano il joystick che usava da bambino sarà sicuramente un’emozione impagabile, ma i retro gamers hanno tutte le età.
C’è persino chi si costruisce da solo joystick e piattaforme artigianali. Sono in vendita kit completi per farsi un joystick retro da collegare ad un emulatore. Un emulatore è un apparecchio che simula il funzionamento di uno non più in produzione. Lo stesso effetto si può ottenere con il computer, in questo caso l’emulatore è un programma software che permette di ricreare lo stesso ambiente del Commodore 64 o del SNES.
Se è la prima volta che senti parlare di questo mondo e ti affascina, su Internet sono centinaia di siti italiani e stranieri dedicati esclusivamente ai joystick retro e alle periferiche USB per giocare ai primi videogiochi che sono usciti sul mercato.
Quanto costa un joystick retro?
Eccoci arrivati finalmente al momento di parlare di prezzi, fondamentali per capire se si desidera fare un investimento più o meno cospicuo. Tanto per cominciare parliamo di joystick retro originali e perfettamente funzionanti. Per trovarli bisogna spulciare su Internet e prepararsi a frugarsi ben bene nelle tasche.
Non è facile trovarli nuovi e più spesso si trova il set completo di console, joystick retro più diversi giochi.
Ad esempio un Atari 2600 con due joystick e 10 giochi usato, funzionante e in buone condizioni, vale più di 700 euro. Un rarissimo joystick QuickShot nuovo, ancora nella sua confezione originale, sfiora i 200 euro di prezzo. Un joystick Atari De Luxe, originale del 1989, vale più o meno 70 euro.
Le cifre si abbassano per i joystick arcade, collegabili alle console o al computer. Hanno un costo medio di 50 euro già pronti, oppure poco di meno per i kit per costruirseli da soli. Una riproduzione nuova di un joystick retro degli anni ’80 costa circa 40 euro.